Volunteering, Peace and Human Rights

La parola futuro è tra le più inflazionate quando si parla di malessere sociale. Ma il malessere sociale è presente, è adesso, è in ogni parte del mondo. La parola futuro è tra le più usate anche quando si parla di impegno sociale ma l’impegno sociale è già presente, adesso, in ogni parte del mondo.

Quando non si ha una percezione chiara del presente, la parola futuro può confondere, autorizzare, implicitamente, a credere che il tempo trascorso a vivere, giorno dopo giorno, non sia degno di attenzione e di cura, di partecipazione e di condivisione, di doveri e di diritti.

La parola futuro sta diventando un alibi, una parola troppo comoda dietro la quale nascondere la necessità, da parte di tutti, di agire attivamente il cambiamento.

La Commissione Europea dedica al 2011 un anno di attenzione universale al tema del Volontariato, nella tensione a promuovere una più forte percezione dell’oggi e dei temi sociali che lo caratterizzano.

L’Unione Europea mira, soprattutto, a valorizzare l’impegno di tutti coloro che con azioni quotidiane danno voce al presente, dando forma a realtà di evoluzione etica e civile, a soluzioni possibili per affrontare problemi di entità locale e mondiale, premettendo ai propri diritti il proprio dovere, decidendo di dare prima di avere.

100 milioni di europei dedicano già il proprio tempo, esperienze e professionalità al volontariato: concretizzano, cioè, i valori, rendendoli realtà tangibili. Sono il motore delle società, le fondamenta di quella crescita culturale basata sulla tutela dell’infanzia e dei ragazzi, sul dialogo intergenerazionale ed interculturale, sulla lotta alle mafie, sugli aiuti umanitari e allo sviluppo economico dei paesi poveri, sullo sviluppo sostenibile, sulla tutela del diritto al lavoro, sull’abbattimento delle barriere architettoniche, sul rispetto delle religioni e delle etnie, sull’affermazione e sulla tutela della democrazia, sulla lotta alle povertà e alle emarginazioni.

Volontariato è sinonimo di pace, non separa ma crea legami, non conosce verità assolute ma realtà progettate e vissute in prima persona, non persegue il suo interesse né quello del singolo.

Il Volontariato come il Design.

Utilità Manifesta sostiene attivamente l’anno europeo del Volontariato legando le origini della parola “progetto” a un tempo di intuizioni, visioni, sogni e utopie al futuro, senza però rinunciare mai a un solido legame con il presente che lo ispira e gli indica la direzione.

Per il 2011 Utilità Manifesta affida al progetto grafico e al design industriale la responsabilità di generare il nuovo linguaggio della solidarietà e della partecipazione sociale.

Questo il punto di partenza: finché ogni relazione interpersonale sarà inscritta nel circolo economico del DARE_AVERE, emarginazione, povertà, sopraffazione avranno sempre il sopravvento sui diritti e sulle persone.